La sacra Domenica.

[ENG] Ludovica thinks of ways to spend Sundays. Are you a sea cucumber?

[ITA] Ludovica pensa a modi per passare le Domeniche. Sei un cetriolo di mare?

Words by Ludovica Gagliardi | Translated by Bianca Pirrelli | Sound Design by David Fumolo | Illustration by Kristal Trotter


Sound Design by David Fumolo


ITALIANO

Sono una di quelle persone che la Domenica non l’ha mai apprezzata interamente, anzi, l’ho sempre trovata una giornata senza un fine preciso. Crescendo il suo fine l’ho trovato: dormire, mangiare (possibilmente a letto), stare sul computer (sempre a letto) per poi, al primo sintomo di piaghe da decubito, di solito all’ora di cena (che casualità), arrancare verso la cucina alla ricerca di altro cibo. Sicuramente, il paragone con Snorlax non sfugge ai più.

Personalmente questo è il modo più efficace per me per affrontare poi una settimana nel migliore dei modi, energica, piena di vita (moderatamente piena); quando questa laboriosa routine salta, vivo la settimana male, spenta, irritabile, svogliata. Insomma io la Domenica elevo all’ennesima potenza il concetto di Netflix and Chill (inteso letteralmente, senza la sua accezione sessuale perché richiederebbe troppa fatica). Cosa comporta questo però? il dimezzarsi delle mie interazioni sociali, un rimuginare costante su Cose Potenzialmente Deprimenti e, alla fine della fiera ( o della giornata…ah ah ah), non concludere nulla di buono.

Facile lamentarsi che poi la vita passa in un soffio: mi trovo tutta la settimana a fare cose che sono costretta a fare, ma che non mi provocano joie de vivre e i pochi giorni che ho liberi vengono passati da cetriolo di mare che si lascia trasportare dalla corrente.

Image via Lifegate.it

Bestiolina deliziosa, no? Bel paragone. Per aiutare me stessa ho stilato una lista (incredibile!) di pro e contro sul passare la Domenica da soli.

Perché dire SÌ alla solitudine:

  • Qualche volta, prendersi del tempo per vivere la propria interiorità fa più che bene. Coltivate le vostre passioni, che siano l’entomologia, i pisolini felici o il provare tutti i gusti di Pringles esistenti al mondo. In compagnia questo è difficili da realizzare (a parte la questione delle Pringles, ma almeno da soli sono tutte per voi).
  • Fate quel weekend nel pigiama tanto comodo che vi ha comprato mamma e non lavatevi i capelli, perché tanto non dovete vedere nessuno se non i vostri coinquilini, che tanto sanno che le vostre foto su Instagram sono solo apparenza. Relax assoluto.
  • Mangiate quello che volete, vivete questo momento da idrovore senza avere l’amica eco-bio, che vive di barbabietole e finocchi, che vi giudica perchè state consumando la quantità di pollo fritto che l’intera industria di KFC produce in un giorno.

Perché dire NO alla solitudine:

  • Solitudine deliziosissima, ma in situazioni particolari potreste ricadere in un baratro di depressione che neanche Melancholia di Lars Von Trier (e sì, è affascinante essere belli e tristi ma se nessuno vi vede mentre lo siete che gusto c’è).
  • Se dite di no alle poche occasioni che avete per stare con le persone che vi fanno stare bene, andranno perse. I ricordi belli si creano così, nessuno dirà “cavolo, mi ricordo quella domenica di 5 anni fa che ero in pigiama e ho mangiato e dormito tutto il giorno, è stato folle”.
  • Vogliamo diventare grandi? Vogliamo migliorare noi stessi? E facciamocela sta chiacchierata con qualcuno! Oltre a sfogarvi e rallegrarvi la giornata potrete avere un confronto a gratis (o al costo di un caffè) che potrebbe non servirvi, o forse sì.

Quando faccio queste liste, mi viene un po’ da ridere perché dovrei essere la prima a tenere in considerazione questi pro e contro che stilo ogni volta. Forse lo faccio proprio perché è utile per me, per pensare alle occasioni perse (perché se non si fosse capito sono principalmente sul versante ‘SÌ alla solitudine’) di quando sarei potuta uscire a divertirmi.

Quanto può essere sprecata una giornata passata con gli amici alla fine?

product highlights

ENGLISH

I’m one of those people who’ve never appreciated Sundays, I’ve actually always thought of it as a day without a particular purpose. Growing up, I finally found its goal: sleeping, eating (in bed, possibly), staying on your computer (always in bed) until you get the first symptom of bedsore, usually around dinner time (what a coincidence), then hobble towards the kitchen looking for more food. Certainly, most will get the comparison with Snorlax.

Personally, this is the most effective way for me to face the week in the best of ways; dynamic, full of life (reasonably full). When this routine fails, I face the week badly, I feel off, irritable and unenthusiastic. I practically raise the concept of Netflix and Chill to the umpteenth power (literally, without its sexual acceptation, because that would require too much effort). What does this entail, though? My social interactions decrease by at least fifty percent, I constantly overthink about all Potentially Depressing Things, and, at the end of the day, I don’t achieve anything good.

It’s easy to complain that life flies by in the blink of an eye: I do things I’m forced to do during the week and that I don’t get joie de vivre from doing, and I spend the remaining few days I have off as a sea cucumber, drifting away carried by the current.

Image via Lifegate.it

Cute little creature, right? Nice comparison. To get some self-help, I decided to compile a list (incredible!) of pros and cons about spending Sundays alone.

Why say YES to loneliness:

  • Sometimes taking time for yourself, to live your inner self, is more than recommended. Nurture your hobbies, be they entomology, happy naps or trying all the existing Pringles flavors. Those things are difficult to accomplish in company (except maybe for the Pringles thing, but at least you get to have them all for yourself).
  • Spend the weekend in those comfy pajamas that your mom got you and do not wash your hair because you don’t really have to see anyone except for your house mates, who already know that your Instagram pictures are just a facade. Absolute relaxation.
  • Eat whatever you want and live the moment as a dewatering pump, without that eco-organic friend who lives off of beets and fennels and judges you because you’re eating up the whole KFC daily production of fried chicken.

Why say NO to loneliness:

  • Delightful loneliness… but sometimes, in particular occasions, you could fall into the depths of depression that not even Melancholia by Lars Von Trier (well yes, being all sad and alone is fascinating, but there’s no fun in that if nobody is watching).
  • If you say no, the few chances you have to be with the people who make you happy get lost; that is how you create good memories. No one will ever say “Oh wow, I remember that Sunday of 5 years ago, when I spent the whole day in my pajamas, eating and sleeping, it was rad!”.
  • Do we want to grow up? Do we want to better ourselves? We should chit chat with someone! Besides venting and cheering up, you could have a free (or at the cost of a coffee) conversation that may not be useful, or maybe it will.

 

When I draw up these lists, I laugh a little because I should be the first person who takes these points into consideration. Maybe I do this just because it’s useful for me, to think about all those missed opportunities (if you still haven’t got it, I’m mostly towards the standpoint of “Yes to loneliness”) of when I could have gone out and had fun.

In the end, how much could a day spent with friends go to waste?

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