Come non andare vestiti a Big City.

Ludovica fa delle considerazioni sul fatto che vivere in una grande città l’abbia resa più sicura di sé, ad incominciare dal suo guardaroba. Dovresti esserlo anche tu.

Words by Ludovica Gagliardi | Sound Design by David Fumolo | Illustration by Kristal Trotter


Sound Design by David Fumolo

La persona seduta di fronte a te sul tram è vestita davvero male…ma a te cambia davvero qualcosa?

Ci sono diversi pregiudizi rivolti verso la Big City in cui sono finita ad abitare e per quanto non mi interessi difenderla in alcun modo (l’unica patria che difenderò e distruggerò allo stesso tempo è il Friuli che ogni volta mi provoca un odi et amo che mi scuote l’anima) oggi vorrei proprio parlare di quello che ha reso nota la città in cui vivo nel mondo: la moda.

Molto spesso, quando mi viene chiesto cosa sto facendo nella mia vita e evitando la mia parte simpatica che direbbe “schifo”, la risposta viene di solito accompagnata da commenti tipo “ah ecco studi là te la tiri” o “ahhh eccola la splendida che studia nella Big City” ma tra i miei preferiti c’è “è così che ti insegnano a vestirti là?”.

Allora.

A parte la mia indubbia fortuna nell’incontrare i simpaticoni e il fatto che mi ritrovi a vivere nella, da me soprannominata “Via dei Coltelli” (immaginate perchè), dato l’elevato costo di vita richiesto da questo benedetto posto, non riesco a capire l’astio generalizzato verso questa città (N.B. di nativi del posto non ne ho incontrati, a parte uno che mi ha dato della lesbica perchè avevo i capelli verdi. E i gay e le saponette e i maschi puttanieri, le donne stronze e tutti quei clichè che ci mandano avanti a quanto pare).

Una cosa che mi è rimasta impressa essendomi trasferita qua è proprio la libertà con cui le persone vanno in giro: una marea di stili, colori o total black che da ex cicciona amo perchè tutti sappiamo che snellisce, abbinamenti di cui non sono molto convinti nemmeno quelli che li indossano, portati con la massima tranquillità e normalità.

Il bello è che nel bene o nel male ti ci ritrovi in mezzo, o venendo inglobato dal ricercare il proprio stile per distinguersi da una massa già di per sé eterogenea o rifiutarlo del tutto vestendoti a cazzomannaggia perchè tu sei al di sopra della moda.

Un’altra cosa che ho notato stando qui, che può in realtà piacere o non piacere, è il fatto che questa città ti costringe a “tenerti” di più. E’ molto difficile essere troppo “dressed up” per un posto; non dico che qua vada bene entrare nel pub con il vestito con lo strascico ma più o meno se una persona decide di vestirsi bene una sera (anche solo per andare al solito bar) a nessuno fa strano. Posto magico no?

Mi ricordo ancora quando abitavo in Friuli e un mio amico, appassionato di moda maschile, mi stava raccontando la sua reticenza nell’acquistare una mantella perchè, nonostante avrebbe portato un capo in voga quell’anno, sarebbe per sempre stato etichettato nella mia città come il “Coglione con la Mantellina”.

Per quanto questo posto sia difficile, tante persone, robe da fare etc e molte volte non si sa dove sbattere la testa penso che tra le cose più belle ci sia questa libertà di scegliere il proprio stile, la serenità di esprimersi senza avere paura che qualche minchione ti faccia notare che quello che stai mettendo è strano.

Io ancora non mi sono del tutto buttata, lustrini e paillettes non fanno ancora parte del mio guardaroba, ma c’è stato un cambiamento importante in quello che scelgo di mettermi, cose che avevo nell’armadio da anni (per quanto non siano così tanto audaci) e che avevo paura di mettere, adesso le metto tranquillamente.

La cosa che mi dispiace di più è che il coraggio di mettermi quello che voglio l’ho trovato solo in una città nuova, quando in realtà in un mondo ideale dovrei essere libera di girare anche con le pantofole di paperino senza che la cosa tocchi il quieto vivere degli altri.

Per riassumere tutto questo post? o fate i pavidini come me e aspettate la svolta della vostra vita per vestirvi come meglio credete (cosa che sconsiglio perchè home faber fortunae suae) oppure ve ne sbattete e fate come volete, tanto anche se siete alla moda e qualcuno vorrà parlare di voi parleranno lo stesso 😉

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